“Tal cîl des Acuilis” è sia il titolo del disco della cantautrice friulana Giulia Daici [secondo classificato alle “Targhe Tenco 2013” come miglior “Album in dialetto (e lingua minoritaria)”] sia il nome del concerto con cui ora l’artista sta facendo conoscere in giro il suo nuovo progetto artistico, spettacolo prevalentemente di musica in lingua friulana per raccontare il Friuli attraverso gli occhi di un’Aquila in volo. Parlando di sé stessa, delle sue emozioni e del suo legame con la propria terra, nei suoi brani in marilenghe Giulia diventa infatti anche specchio di tutta l’anima friulana, di cui l’Aquila è il simbolo per eccellenza. L’album “Tal cîl des Acuilis”, venuto alla luce dopo due precedenti lavori di Giulia Daici contenenti brani inediti in lingua italiana, ovvero l’Ep “Attimi” nel 2007 e l’album ufficiale “E poi vivere” nel 2011- contiene dieci brani tutti composti in lingua friulana; di questi, sette portano la firma di Giulia (tra cui la title-track “Tal cîl des Acuilis” che ha fatto conquistare a Giulia il secondo posto al “Festival della Canzone Friulana 2012”), mentre tre sono di Simone Rizzi (che ha firmato anche la produzione artistica del disco). Il progetto è stato presentato all’“Umbria Folk Festival” ad Orvieto (TR) e con un altro brano in marilenghe del disco nel 2014 è stata finalista del Premio nazionale per sole cantautrici “Bianca d’Aponte” ad Aversa (CE). A febbraio 2015 Giulia è stata inoltre l’ospite musicale della cerimonia di inaugurazione del “Fogolâr d’Irlanda” presso l’Istituto di Cultura Italiano a Dublino. Giulia Daici è una cantautrice friulana che fa della musica il “ponte” tra il suo mondo interiore e l’universo che la circonda. Ha all’attivo la partecipazione a numerosi Festival e manifestazioni di carattere nazionale (tra cui “Musicultura Festival”, “Premio Fabrizio De Andrè”, “Biella Festival”, “Premio Lunezia”, “Premio Poggio Bustone”, “Premio Bianca d’Aponte”, il Mei, l'”Umbria Folk Festival” ed il Roxy Bar di Red Ronnie) ed anche internazionale (tra cui il “1° Convegno dei Giovani Italiani” a Londra e l’inaugurazione del “Fogolâr Furlan d’Irlanda” a Dublino) a cui ha partecipato cantando sia in italiano sia in lingua friulana.Ha pubblicato l’Ep “Attimi” (2007), il disco “E poi vivere” (2011) e l’album in lingua friulana “Tal cîl des Acuilis” (2012) (secondo classificato alle “Targhe Tenco 2013” nella categoria miglior “Album in dialetto e lingue minoritarie”).
Arena
Verzegnis stands on a plateau rich in orchards, beech and chestnut trees and is one of the oldest towns in Carnia. The etymology of Verzegnis is uncertain, however, it could be nothing more than the phraseme "verza e gnaus" (literally "cabbage and turnip," in Carnic), therefore the origin could be traced back to, for example, the products of a possible cultivation prevalent in that area in the past.
An interesting historical reference to the ancient role of Verzegnis in Carnia is the remains of a tower (on the Mazeit hill, in the hamlet of Villa) brought to light in archaeological excavations.
Not far from Verzegnis, there is an artificial lake, ideal for sunbathing, and Sella Chianzutan, an environment of great scenic appeal, where it is possible to visit the Red Marble quarries. In particular, an important industrial archaeology project has been carried out for the recovery and enhancement of the Lavoreit Ros quarry and the Historic Marble Road of Verzegnis.
Photography by Ulderica Da Pozzo