Un quartetto inedito ed eclettico dalla spiccata personalità, inventiva e carica improvvisativa. È il Mauro Ottolini 4et capitanato da uno dei musicisti più importanti del nuovo jazz italiano e da cui il gruppo prende il nome. Quattro musicisti straordinari, capaci di coniugare ricerca sonora ed estro creativo, conoscenza delle tradizioni musicali e utilizzo di strumenti come gli ottoni, la chitarra classica, il contrabbasso e la fisarmonica, con la sperimentazione e la sintesi dei nuovi linguaggi. Un concerto senza precedenti che ripercorre quasi un secolo di storia del jazz, in cui si ritrovano gli echi della tradizione italiana, del blues, del gipsy, di rumbe esotiche, tra brani di Duke Ellington, Amalia Rodriguez, Tom Waits, Don Cherry e composizioni originali, per performance esplosive condite da un costante interplay. La carriera del polistrumentista, con una speciale predilezione per gli ottoni, Mauro Ottolini è tempestata di grandi riconoscimenti, tra cui il premio della critica Top Jazz 2015 e il Jazzit Award 2018. Collabora con artisti del calibro di Enrico Rava, Dave Douglas, Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Stefano Bollani e molti altri. Inoltre conta, tra innumerevoli concerti, numerose registrazioni discografiche con le major mondiali di settore.
Ciasa dai Fornés
The 17th-century Busa rural house used to shelter people and animals. It was a residence where people worked iron and textile fibers, alongside agricultural labour. Recently it was restored and, with its opening to the public, it was named Ciasa dai Fornés. On the ground floor it houses an exhibition entitled “Il filo dei ricordi” (“The thread of memories”). Forni di Sopra is also known as a “beautiful town among the most beautiful of the Eastern Dolomites”, as Berti, an academic of the Italian Alpine Club, wrote. It has been a popular tourist resort since the early 1900s, thanks to its winter activities, like cross-country skiing, downhill skiing, ice skating and snowboarding, and summer ones, like hiking and mountain biking. It is the ideal bridge between Carnia and Cadore, across the Mauria Pass that unites the two Alpine areas.
Photography by Ulderica Da Pozzo