Il festival della montagna vetrina di big e talenti nel cuore delle Alpi dal 25 giugno al 10 settembre
È stato presentato oggi, lunedì 20 giugno, nella sede di Udine della Regione FVG, il Festival della montagna friulana Carniarmonie alla sua trentunesima edizione, alla presenza dell'assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli, del rappresentante del Comune di Tolmezzo Alessandro Prodorutti, del direttore dell'Ert Renato Manzoni, del direttore artistico del Festival Claudio Mansutti e del presidente della Fondazione Luigi Bon Andrea Giavon.
«Un festival della collaborazione, capace di mettere a dialogo diverse realtà musicali e culturali della nostra Regione, non inglobandole, ma appunto collaborando con loro per la crescita di questo festival portatore di bellezza e cultura in montagna. Un plauso meritato alla Fondazione Bon, capace inoltre di mantenere salda la gestione non solo culturale ma anche economica, facendo frutto dell’Art Bonus e dei rapporti con pubblico e privato». Così l’assessore Gibelli a commento di questa nuova edizione pronta a inaugurare la rassegna sabato 25 giugno alla Pieve di Santa Maria Annunziata a Castoia Socchieve con un ensemble di fama mondiale: gli ottoni della magnifica orchestra dei Wierner Philharmoniker: “Das Philharmonische Posaunen”.
“Trenta più uno” in Carnia si dice: “Fat trente, fasin trenteun!” Il festival della montagna friulana, che nel trentennale della scorsa edizione è stato il “festival dei festival” radunando le migliori iniziative concertistiche tra Carnia, Valcanale e Canal del Ferro, continua nell’ottica di aprire nuove dimensioni di crescita a favore della cultura e del territorio. Allarga ancor di più gli orizzonti, accresce la qualità, già ampiamente riconosciuta, delle proposte e si fa festival dei giovani talenti, “in corda doppia”, per usare un termine da scalatori, con affermati artisti internazionali. Numeri in crescita, nella capacità di coinvolgere ben 29 Comuni con 43 concerti - dal 25 giugno al 10 settembre - in 35 diverse località, dai comuni capoluogo, alle frazioni, ai borghi. Dalle chiese, alle pievi, agli alpeggi. Dai musei, alle sale polifunzionali, ai palazzi. Tutto si concentra in Carniarmonie, volano di un’estate musicale che ormai è tradizione, “usanza” in continuo rinnovamento attesa da residenti e turisti, segnalata tra le manifestazioni regionali più attrattive, capace di apportare un rilevante indotto economico alle attività produttive e ricettive, oltre che cultura e non solo musicale.
Una rete di collaborazioni in perenne espansione: «da quelle ormai consolidate con l’Ert, con il festival “Nei Suoni dei Luoghi”, la rassegna “La lunga notte delle Pievi in Carnia”, l’”Anciuti Music Festival”, il progetto Interreg “In cammino/Reisewege”», anticipa il direttore artistico Claudio Mansutti. «Poi le novità: l’”Emilia Romagna Festival”, la cooperativa “Simularte”, la “Cappella Altoliventina”, “vicino/lontano mont”, “Stazione di Topolò/Postaja Topolove”, “Via Iulia Augusta Kultursommer” per citarne alcuni».
Carniarmonie riesce così, a partire dal territorio, a saldare alleanze d’arte fuori regione e con l’Europa, con gli enti partner e con gli artisti ospiti. Permane e si potenzia la valorizzazione dei migliori musicisti friulani, rinomati ed emergenti, e forte in questo senso è la messa a valore degli ensembles cameristici curati dalla scuola di alto perfezionamento della professoressa e condirettrice Federica Repini nell’ampio progetto “Il Cantiere dell’Arte” della Fondazione Bon. Con questa sinergia viene data la possibilità di un palcoscenico importante in un contesto professionale e remunerato a giovani musicisti che si stanno affermando in accademie e concorsi di spessore internazionale, figurando accanto a nomi riconosciuti della scena musicale.
Classica, Jazz e musiche dal mondo: Stelle e promesse della musica
Inaugurano la rassegna, sabato 25 giugno alle ore 20.30 nella Pieve di Santa Maria Annunziata di Socchieve, nientemeno che gli ottoni della magnifica orchestra dei Wierner: “Das Philharmonische Posaunen - Ensemble”, eccellenza di fama mondiale a preludio di un’edizione con diverse stelle del panorama classico. Della scena jazz brilla invece la presenza dei “The Swingles”, il 21 luglio al Teatro Candoni di Tolmezzo (unico concerto a pagamento, a prezzi popolari, della rassegna), uno dei gruppi vocali più ammirati al mondo, unica data in Regione. Il 24 luglio c’è la Kazakhistan Symphony Orchestra all’Abbazia di Moggio Udinese con la celebre violinista Aiman Sussakhajayeva, il duo pianistico Schiavo-Marchegiani e la direzione di Gudni Emilsson. Dal Giappone i “Music System Japan Brass Ensemble”, il 5 agosto a Sella Nevea di Chiusaforte diretti da Ottaviano Cristofoli, l’8 agosto l’icona del jazz Gianluigi Trovesi al clarinetto e sax con i “Mutanti Musicali” a Forni di Sotto, l’11 agosto il “Phoenix Piano Quartet” a Ravascletto con un concerto per quaranta dita, il 27 agosto in Malga Pura ad Ampezzo gli “Slide&Friend”, ensemble di tromboni diretto da Simon Hogg. Questi sono solo alcuni nomi degli ospiti internazionali e a ben guardare il panorama musicale, oltre alla grande classica, contemporanea e jazz di varia estrazione, Carniarmonie esplora anche le musiche dal mondo. L’Andalusia con un trio autoctono il 19 luglio a Preone, il mondo klezmer con il “Domus Musicae Quartet” il 2 agosto ad Ampezzo, il tango con il bandoneonista Fabio Furia e l’FVG Orchestra diretta da Vito Clemente il 6 agosto a Tolmezzo, la musica tzigana il 7 agosto a Raveo con il duo D’Eusanio-Daris, la canzone italiana mercoledì 10 agosto a Chiusaforte con il progetto “Dell’amore e della libertà”, la tradizione spagnola e argentina con “Vuelvo al Sur” il 23 agosto a Comeglians.
Tanti e importanti gli autori, gli interpreti e le formazioni friulane, oltre ai già citati. Anche qui, per il momento, solo qualche altro nome: “Coro Fvg” e “Orchestra S. Marco di Pordenone”, con ospiti “La Pifaresca” diretti da Gianluca Cagnani il 17 luglio a Pontebba nel nome di Bach, “Mac Saxophone Quartet” con brillanti ospiti il 23 luglio a Pontebba, la “Topolovska Minimalna Orchestra” il 28 luglio a Villa di Verzegnis, l’”Accademia d’Archi Arrigoni” con la stella del violino Daniil Bulajev il 30 luglio a Cesclans, i “Mezzo Sotto” il 7 agosto nell’Area Archeologica di Zuglio, Glauco Venier con una nuova produzione coreografica e drammaturgica di “Pier Paolo Suite” il 12 agosto a Forni Avoltri, la “1000 Streets’ Orchestra” il 15 agosto a Cave del Predil, “Les Babettes” il 28 agosto a Moggio Udinese e la lista continua con musica di alto livello per tutti i gusti.
Un cenno meritano le giovani promesse ed i concerti dedicati, come quello in ricordo di don Pierluigi Di Piazza il 31 luglio a Tualis, il progetto “Gorizia? Una Dama…” il 17 agosto a Tolmezzo, “Mingus Finger” a cent’anni dalla nascita con Daniele D’Agaro e Alessandro Turchet. Ricordiamo i giovani talenti nostrani in formazioni da camera: il “TulipDuo” il 3 agosto a Timau, il duo “Molaro-Chiarato” il 4 agosto a Ovaro, il duo “Calligaris-Ilienko” il 21 agosto a Malborghetto e tanti altri da scoprire.
Concerti “non solo” di musica: I luoghi di Carniarmonie
Carniarmonie, dopo aver fatto scoprire agli stessi locali bellezze nascoste non ancora valorizzate, allarga la platea delle località e delle sedi, promuovendo iniziative e progettualità di altre realtà perché crede nella forza della cooperazione. Così accade con “La lunga notte delle Pievi in Carnia” un triduo, dal 15 al 17 luglio, quest’anno dedicato alle “Donne di Carnia”, con ospiti cori italiani e stranieri tutti femminili per concerti che saranno introdotti tutti da autrici su temi in rosa e degustazioni con prodotti locali realizzati da produttrici carniche (corofvg.it). Altrettanto vale con l’”Agosto Archeologico”, storica rassegna alla 33° edizione, la presentazione del libro “I disegni della musica in Carnia” di Alessio Screm con le fotografie di Ulderica Da Pozzo. Carniarmonie, oltre alle storiche chiese, pievi, sale polifunzionali, teatri ed auditorium, fa riscoprire la Carnia dei centri espositivi, come il Museo Carnico di Tolmezzo, Palazzo Savoia di Arta Terme, il Polo Museale di Cave del Predil, Palazzo Veneziano di Malborghetto-Valbruna, e la Carnia a cielo aperto, come l’Area Archeologica del Foro Romano di Zuglio, l’Art Park di Villa di Verzegnis, il Santuario Madonna del Monte Castellano a Raveo e il Monte Lussari con i loro Santuari, Malga Pura ad Ampezzo, con sempre un’alternativa in caso di pioggia.
Tutte le informazioni, le modalità e gli aggiornamenti sono sul sito www.carniarmonie.it e sulle pagine social del festival.
Carniarmonie si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG, del Ministero Italiano della Cultura, della Fondazione Friuli, dei Comuni della Carnia con capofila Tolmezzo, dell’Ert FVG, della Camera di Commercio Pordenone-Udine, con il contributo di Legnolandia, Prima Cassa – Credito Cooperativo FVG, Carnia Industrial Park, Secab – Goccia di Carnia energie per la cultura, Comunità di Montagna della Carnia.