Fondazione Luigi Bon
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Accademia d’Archi Arrigoni

Cavazzo Carnico - Cesclans
Parish Church of Santo Stefano
03 / 08
Friday 3 August 2018 - Hour 20:45

Giulia Bolcato soprano
Valeria Girardello mezzosoprano
Orchestra Accademia d’Archi Arrigoni
Domenico Mason direttore

 

A. Marcello
Concerto in re minore per oboe e archi D 935

J. S. Bach

Concerto in re minore per oboe, violino,

archi e basso continuo BWV 1060

G. B. Pergolesi

Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo

Due icone del Barocco italiano: Antonio Vivaldi e Giovanni Battista Pergolesi. Autori coevi, innovatori e capaci di riformulare i paradigmi musicali di Rinascimento e Umanesimo verso nuove forme. Vivaldi visse più del doppio rispetto a Pergolesi, scomparso a soli ventisei anni dopo aver concluso il capolavoro che gli è più riconosciuto: lo Stabat Mater. La sequenza per soli archi e basso continuo, tra le più amate per la carica drammatica e la purissima veste musicale con cui sono rivestiti i versi del dramma di Maria, verrà anticipata da due Concerti del prete rosso, a segnare l’emancipazione della musica strumentale avvenuta nel corso del Settecento. Grazie a una rivoluzionaria concezione della scrittura, raffinata e complessa, il primo “ripieno” sarà senza solisti mentre il secondo Concerto, tratto dall’Estro Armonico, sarà un chiaro esempio delle trasformazioni che Vivaldi operò all’interno del concerto grosso per contribuire alla nascita del concerto solistico. Ad eseguire questo avvincente programma italiano, l’Accademia d’Archi Arrigoni formata da giovani talenti e diretta da Domenico Mason, con la partecipazione straordinaria del soprano Giulia Bolcato e del mezzosoprano Valeria Girardello. Nel 10° anniversario della Dedicazione della Pieve

Parish Church of Santo Stefano

The presence of humans in the Cesclans hill is established from at least the early centuries of the Roman era. It’s impossible to tell what kind of settlement, whether residential, fortified, or religious, since only a few eloquent traces have been discovered. It may have lasted until the 3rd century AD.

Erected on the ruins of a monumental Roman tomb dating back to the 4th-5th century, the parish church of Santo Stefano, as we know it today, bears architectural traces dating back to the 8th-9th century. It is assumed that there was a fortified wall, on which residential and storage facilities rested.

In the Antiquarium below the church, rare archaeological finds are gathered and exhibited – the results of research that occurred during the restoration after the earthquake of 1976.

 

Photography by Ulderica Da Pozzo

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