La Missa Solemnis in Re maggiore, Op. 123 fu composta da Ludwig van Beethoven tra il 1819 e il 1823 e fu eseguita per la prima volta il 7 aprile 1824 a San Pietroburgo. Dedicata all’amico ed allievo del compositore, il Cardinale ed Arciduca d’Austria Rodolfo d’Asburgo-Lorena, è considerata il suo capolavoro. Lo stesso Beethoven, nei suoi ultimi anni, la definiva il suo lavoro migliore e, benché non sia riuscita a raggiungere la popolarità di gran parte delle Sinfonie o delle Sonate, la potenza della musica beethoveniana è in essa pienamente rappresentata. È la seconda Messa musicata da Beethoven: la prima, la Messa in Do Op. 86, scritta anni prima su commissione del Principe Esterhàzy, più in linea con la tradizione della messa derivante dalle precedenti messe musicate, sempre per conto degli Esterhàzy, da Haydn e Hummel, ma presente, rispetto ad esse, forti caratteri di novità linguistico-espressive. Le dimensioni, tuttavia, la rendono liturgicamente più fattibile, rispetto all’enormità della successiva “Missa Solemnis” che, considerata la sua complessità e la sua durata, pur essendo musica sacra, è di fatto improponibile nella sua veste liturgica, tanto che non si ricorda una sua utilizzazione in tal senso.
Cathedral of San Martino
The current construction of the cathedral of San Martino in Tolmezzo was built by demolishing the former church in 1750, according to a design by architect Domenico Schiavi. It was consecrated in 1764.
The interior of the Tolmezzo cathedral consists of a single, large nave with lateral chapels and a raised presbytery. There are three frescoes on the ceiling attributed to Antonio Schiavi, brother of the architect. In addition, there is a precious cycle of frescoes that can be dated to 1731-32 by Nicola Grassi. These were commissioned by Jacopo Linussio and depict the Apostles, the Madonna, the Saviour, Saint Hilary, and the Crucifixion. Additional, precious objects enrich the important sacred place.
Photography by Ulderica Da Pozzo