MONICA VASCOTTO «La musica è tanto per me, la musica c’è sempre. Io suono il sax nella banda di Ovaro. Stare in una banda vuol dire stare con altri, che condividono la tua passione, mi piace la tensione prima dei concerti, stare assieme agli altri, condividere [...] Mi piace tanto qui, il mont, la gente, ma so che andrò via.» CHRISTOFER DEGANO «Non mi piacerebbe stare in un altro luogo, mi piace stare a Colza, anche se apparentemente non c’è nulla ma per me c’è la libertà di stare in mezzo alla natura [...] Il ricordo più bello: quand’ero bambino, andavo alla sera nel cortile della chiesa a cercare di centrare la grondaia ed ero lì solo: l’amato pallone e la grondaia.»
Cjasa da Duga
A journey among images and words, via the faces and voices of the kids born one hundred years after those of 1899, who ended a century going to war very young. Meeting, one hundred years later, kids of the new millennium; photographing their faces, their places; and hearing about how they experience today's world through their voices. Thoughts, dreams, music... their entering the world of today through the rites of yesterday. Kids and histories that become a little Alpine orchestra of voices and stories of living in the Alps today.
Photography by Ulderica Da Pozzo