Sanssouci è il luogo dell’anima di Federico II Re di Prussia, il suo Castello a Postdam dove coltivava l’amore per l’arte. Abile flautista dilettante qual era, accolse il 7 maggio del 1747 Johann Sebastian Bach, al quale chiese di suonare tutti gli strumenti della sua collezione. Bach accettò, non senza aver prima chiesto un tema di fuga sul quale improvvisare. Da qui nacque Musikalische Opfer, composto al rientro a Lipsia sul Thema Regium, opera che dedicò appunto a Federico II. Da qui il legame della famiglia Bach con il Castello di Sanssouci, dove per lungo tempo il secondo e più famoso dei venti figli di Johann Sebastian, Carl Philipp Emmanuel, lavorò come compositore e clavicembalista di cappella. Interpreti di questo concerto inaugurale due musicisti di fama mondiale.
Al pianoforte Ramin Bahrami, tra i più importanti interpreti bachiani viventi, considerato dalla critica “un mago del suono, un poeta della tastiera”. Il flautista Massimo Mercelli, per cui hanno scritto per lui compositori come Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Morricone, Sollima.
Parish Church of Santo Stefano
The presence of humans in the Cesclans hill is established from at least the early centuries of the Roman era. It’s impossible to tell what kind of settlement, whether residential, fortified, or religious, since only a few eloquent traces have been discovered. It may have lasted until the 3rd century AD.
Erected on the ruins of a monumental Roman tomb dating back to the 4th-5th century, the parish church of Santo Stefano, as we know it today, bears architectural traces dating back to the 8th-9th century. It is assumed that there was a fortified wall, on which residential and storage facilities rested.
In the Antiquarium below the church, rare archaeological finds are gathered and exhibited – the results of research that occurred during the restoration after the earthquake of 1976.
Photography by Ulderica Da Pozzo