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Rapsodia di una pallottola

Cercivento
Cjase da int
25 / 04
Tuesday 25 April 2017 - Hour 16:00

Adriano Giraldi Guerrino Pacifici
Maurizio Zacchigna Miro Vojnovich / il Colonnello


Gruppo Strumentale Lumen Harmonicum
Chiara Minca voce
Mauro Verona corno
Marco Favento violino
Massimo Favento violoncello
Denis Zupin percussioni


Testi e musiche di Massimo Favento

Dopo tante polemiche, molte iniziative e diversi spettacoli di successo è ancora possibile trovare nuovi spunti su I Fusilâz di Çurçuvint? I nostri due protagonisti, Guerrino Pacifici e Miro Vojnovich, cronisti d’occasione, cercheranno di fare il punto della situazione sul tragico caso di Silvio Gaetano Ortis e di altri tre Alpini fucilati dai Carabinieri per essersi rifiutati di sostenere un attacco decisamente suicida contro una postazione austriaca sulle montagne che loro conoscevano tanto bene, pur avendo proposto una valida alternativa. Questo caso di rivolta (o ammutinamento?) e conseguente giustizia sommaria, incredibile a dirsi, è stato negli ultimi anni ancora molto dibattuto dall’opinione pubblica. Tutto è legato al problema dell’accettazione o meno di forme anche motivate di disobbedienza. Diversi furono i casi in cui, nonostante patriottismo e buona fede, l’irrazionalità della disciplina militare ebbe il sopravvento sul buon senso. Quale migliore occasione per parlarne se non il 25 Aprile, anniversario e festa nazionale della Liberazione? E se si provasse ad affrontare il problema non dalla parte di chi subisce un plotone d’esecuzione ma da parte di chi si ritrova a farne parte? Negli ultimi anni sono giunte notizie da un’emigrata in Argentina di un tizio che, a quanto pare, era solito, durante il Ventennio, trascorrere l’estate nei luoghi della tragedia, cercando una sua via di pentimento e di espiazione. Soffriva una certa responsabilità per l’accaduto… Ecco quindi un Backstage per giornalisti & plotone musicale al seguito, una sorta di Rapsodia d’una pallottola per I Fusilâz di Çurçuvint…

Cjase da int

Cercivento rises between Valcalda and the But Valley, where the wind circles – curcum ventum, as the Latin goes. The town embraces some of the most beautiful and oldest residences of Carnia, like the Citars (1577), Tiridin (1634), Morassi (1690), Vezzi and Pitt houses. The most popular places of interest include the parish church of San Martino, the first written mentions of which date back to the early 14th century.

The town presents the project: “Cercivento: una bibbia a cielo aperto” (Cercivento: an open-air Bible). This comprises three themed, biblical paths (ten essential moments of salvation history, the way of Mary, the way of Mercy) and three works (the Universal Judgment, the Good Samaritan, and the Transfiguration) made of mosaic, photoceramics and paintings, and exhibited on the walls of private homes and public buildings. Sacred Scripture becomes a cultural journey and one of spiritual reflection, promoting the architectural beauties of this little village.

 

Photography by Ulderica Da Pozzo

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