Dal Mozart sacro dei Vesperi solenni al Ravel del Flauto incantato, attraverso autori tra i più noti dell’Ottocento con loro opere esemplari. Come il sonetto pianistico di Liszt ispirato a Petrarca, il Flauto invisibile di Saint-Saëns, Donizetti tra una Sonata e un Gloria, L’usignolo di Delibes nella versione dell’olandese van Leeuwen. Compositori assieme ad altri del periodo, che pur oscurati al tempo dalla gloria dei più celebri, meritano oggi senza dubbio il dovuto riconoscimento. Come i tedeschi Kaspar Kummer e Julius Benedict, l’italiano Cesare Ciardi, il francese Benjamin Godard, con opere cameristiche dove il flauto, la voce di soprano e il pianoforte, ora in trio, ora in duo o in veste solista, si alternano tra composizioni dal carattere programmatico pieno di effetti, tra canzoni, scherzi e idilli. A ragionare questo speciale programma è un ensemble altrettanto esclusivo, il Trio Opera Viwa, attivo nella diffusione musicale e nella sensibilizzazione dei giovani alla musica. Ha svolto fin dalla sua formazione una fiorente attività concertistica sia in Italia che all’estero, con repertori che spaziano dalla musica da camera originale per flauto, soprano e pianoforte, alle american songs, senza trascurare la musica antica e il belcanto.
Parish Church of Santa Maria di Gorto
Situated on a rocky spur is the parish church of Santa Maria di Gorto, one of the oldest buildings of Friuli. The church is mentioned in documents in 1136 and 1299, but its origins would seem to be even older. This was demonstrated by the discovery of sculptural elements that can be attributed to a religious site dating back to the 8th century. The parish church stands as a basilica with three aisles and preserves valuable and rare relics like the frescoes of the 12th-13th century, depicting the Gospel parable of the ten virgins. A short distance from the parish church is the environmental tourist complex of Aplis, with the Museum of Wood and the Venetian Sawmill, a wildlife exhibition, a hotel and a restaurant, the perfect refreshment spot.
Photography by Ulderica Da Pozzo